18 settembre 2017
Ribaltone al vertice di Manager nel Web, la classifica realizzata da Reputation Manager, in cui torna in prima posizione Sergio Marchionne, che scalza dalla vetta l’editore Urbano Cairo, sceso in seconda. Si piazza invece terzo l’AD di Eni, Claudio Descalzi.
“La situazione politica attuale, l’innovazione e i risultati in Borsa sono stati il motore che ha guidato i movimenti in classifica. Le attività dei Top Manager e gli equilibri politici non sono mai stati così intrecciati. Oggi, spesso, sono proprio queste grandi figure imprenditoriali a colmare la distanza tra lo Stato e i cittadini” dichiara Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager.
IL PODIO
Sergio Marchionne effettua il sorpasso di Urbano Cairo e vola in testa alla classifica con un punteggio di 74,6. Aver trasformato “un’azienda decotta in un boccone appetibile” ha fatto decollare la sua web reputation, come dimostrano i risultati finanziari di FCA, i progetti per il futuro del gruppo (inizio produzione di modelli elettrici con Maserati e produzione di un nuovo crossover targato Ferrari) e il secondo posto di Vettel al GP d’Austria. Le voci – puntualmente smentite dal diretto interessato – di una possibile discesa in politica del manager a capo del Centro Destra, hanno inoltre animato il dibattito estivo sul web. Di seguito alcuni estratti di news rappresentative degli argomenti rilevanti per la sua web identity:
Urbano Cairo, scende di una posizione con un punteggio di 72,6 a causa soprattutto della diminuzione del volume di contenuti che lo vedono protagonista, dovuto probabilmente alla pausa estiva. In primo piano per la sua identità digitale:
Guadagna una posizione aggiudicandosi la medaglia di bronzo Claudio Descalzi (65,9). I motivi di questa crescita reputazionale oltre ad essere il riflesso delle buone perfomance finanziarie di Eni, dei piani di sviluppo futuri (trasformare l’azienda petrolifera in leader della chimica verde) sono legati al nuovo ruolo che la società del cane a sei zampe sta ricoprendo in Italia, definita dal presidente Mattarella: “Il motore degli interessi strategici dell’Italia nel mondo”. Quest’importanza è frutto sicuramente della trasformazione strategica che Descalzi sta promuovendo all’interno dell’azienda e che lega ormai le sorti di Eni alle sorti del Paese. Un legame sottolineato anche dai commenti dei giornalisti e dallo stesso supermanager che ha fatto una vera e propria dichiarazione di fiducia nei confronti del popolo italiano: “Credo moltissimo nell’Italia e lo dicono le scelte che stiamo facendo” dichiara. Dopo molti anni e grazie soprattutto alla visione innovativa di Descalzi, l’Eni torna a rappresentare uno dei volani dell’economia italiana.
IN SALITA
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