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Cairo rimane in testa, seguito da Recchi e Marchionne, che recupera terreno e torna sul podio

09 gennaio 2017

Nel periodo novembre-dicembre 2016 Urbano Cairo rimane in testa alla classifica di Reputation Manager con un punteggio di 74,1 su 100. Sale al secondo posto Giuseppe Recchi, che guadagna una posizione. La novità principale è, però, il ritorno di Sergio Marchionne sul podio, in terza posizione, dopo aver mantenuto la guida della classifica per oltre due anni. La graduatoria prende in considerazione quattro macro-aree: l'immagine percepita (ricavata da indicatori come i suggest e le ricerche correlate), la presenza enciclopedica (wiki), la presenza sui canali del Web 1.0 (news e menzioni) e su quelli del Web 2.0 (blog e social network).

“Avere una comunicazione finanziaria efficace porta benefici non solo al brand, ma anche al top manager, e crea interessanti movimenti all’interno della classifica”, ha dichiarato Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager.

IL PODIO Urbano Cairo mantiene la prima posizione, con un punteggio di 74,1, anche se in lieve calo rispetto al mese precedente (-1,79). I temi rilevanti sono principalmente legati ai successi registrati nei diversi settori in cui il manager opera. In particolare, la presentazione dei risultati finanziari del Gruppo RCS degli ultimi 9 mesi e i primi effetti positivi della gestione Cairo, che è riuscita a ridurre le perdite del Gruppo, e le dichiarazioni legate al Giro d’Italia e al cambio di strategia per il Torino.

Giuseppe Recchi conquista il secondo gradino con 68 punti, guadagnando una posizione e registrando una crescita di oltre 6 punti. I contenuti rilevanti riguardano in particolare la strategia commerciale di TIM, l’accelerazione dei piani di sviluppo regionali della banda ultra larga e gli utili in crescita registrati nell’ultimo trimestre.

In terza posizione l’AD di FCA, che con un punteggio di 67,9 e una crescita di ben 9,59 punti, inverte la tendenza discendente degli ultimi due mesi e riconquista il podio, anche se si tratta del gradino più basso. Gli argomenti più rilanciati dalle testate online sono quelli relativi alle dichiarazioni rilasciate durante l’Assemblea Anfia a Cassino alla presenza dell’ex premier Renzi, nel corso della quale Sergio Marchionne ha comunicato l’assunzione di 1.800 dipendenti entro il 2018 per la produzione della Giulia e del SUV Stelvio di Alfa Romeo. Nonostante la rimonta, i contenuti lesivi non sono però scomparsi, e riguardano principalmente i deludenti risultati della Ferrari in Formula 1, peraltro diametralmente opposti rispetto ai risultati finanziari del marchio.

CHI SALE - In crescita Francesco Caio, AD di Poste Italiane, che grazie ai risultati positivi dell’ultimo trimestre finanziario e all’accordo con CPD e Anima sale di ben sei posizioni, piazzandosi il settimo posto con un punteggio di 54,2 (+8,23). Bene anche Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, che risale la classifica di 6 posizioni, raggiungendo il nono posto (50,6), grazie soprattutto agli articoli positivi relativi alla presentazione del nuovo piano strategico della società, che prevede 21 miliardi di investimenti in tre anni, e l’inserimento della digitalizzazione e dell’attenzione al cliente come nuovi fattori chiave di sviluppo. Molto rilevante per la sua web identity l’avvio della quotazione di Enel Americas presso la borsa di New York e il commento ai risultati finanziari dell’ultimo trimestre di Enel.

CHI SCENDE - Perdono 4 posizioni sia Marco Tronchetti Provera (11esimo posto) che Marina Berlusconi (13esimo posto), a causa dello scarso volume di contenuti rilevanti a loro associati, rispetto alle classifiche precedenti e agli altri manager.

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