Bernardo Caprotti nasce a Milano nel 1925. Dopo aver conseguito la laurea in Legge, nel 1951 si reca negli USA, con il fine di aggiornarsi sulle nuove tecniche manageriali che, al ritorno, avrebbero potuto giovare all'industria di famiglia. Tornato in Italia lavora nell'industria manifatturiera di famiglia, fino ad assumerne la direzione. Nel 1957, il gruppo Rockefeller propone alla famiglia Caprotti di entrare in una join venture nella nascente fondazione della Supermarkets Italiani Spa: la futura Esselunga. Successivamente, Bernardo Caprotti compra da Rockfeller il 51% della società.
Nel 1961 viene aperto il primo punto vendita in Toscana. Introduce nei supermercati la novità della "fidelity card". Nel 2010, riceve una laurea ad honorem in architettura. Bernardo Caprotti muore a Milano nel 2016 all’età di 90 anni.
Questo è un Paese che ha troppe regole, leggi e norme: non ci si può più muovere. In Italia è più difficile fare impresa che altrove, ci sono più regole, norme, pianificazione.
Bernardo Caprotti nonostante fosse nato da una ricca e agiata famiglia lombarda dalle tradizioni imprenditoriali secolari decide comunque di mettersi in gioco e negli anni Cinquanta si reca in America per applicare il suo spirito imprenditoriale alla grande distribuzione e dare una svolta positiva all’azienda di famiglia. Viene definito “cosmopolita” e “poliglotta” dalla “figura umana all’apparenza incerta ed esile, ma che in realtà ha la struttura della pietra e il culto del fare e far bene”. Viene anche definito “Uomo di poche parole, freddo, egli si scioglie solo sulle cose che veramente lo interessano. Come appunto la Esselunga, sua grandissima passione.” Dal padre e dalla nonna impara “il culto della libertà, dell’indipendenza e la passione per le “visual arts”, architettura, pittura, grafica e l’ossobuco fatto con un’ombra di acciuga.” Si è sposato due volte. Due figli dal primo matrimonio: Giuseppe e Violetta, e una dal secondo: Marina Sylvia.