12 aprile 2022
La guerra in Ucraina apre a nuovi rischi per molte aziende italiane. Il settore più esposto per i suoi legami con la Russia è quello dell’energia, seguito dal mondo della finanza. Per le aziende del settore tech, di cybersecurity e di difesa, al contrario, si aprono nuove prospettive di espansione. È in queste fasi delicate che i manager sono chiamati a uno step ulteriore: dimostrare di avere carattere e capacità di leadership, pur tra le difficoltà.
Dai dati di marzo della classifica Top Manager Reputation, l’Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia, i manager hanno risposto positivamente. La parola chiave del mese è infatti attivismo: un manager su due è intervenuto in prima persona per prendere posizione nel conflitto, condannando l’aggressione russa o con iniziative di vicinanza al popolo ucraino. Carlo Messina (80.30), che con Intesa Sanpaolo ha donato 10 milioni di euro per misure di solidarietà e accoglienza, si conferma al primo posto.
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