Top Manager Certificate: i migliori risultati di Giovanni Bossi in classifica
Apri il certificatoNato a Trieste nel 1960, dal 1995 a marzo 2019 Giovanni Bossi è stato Amministratore Delegato di Banca IFIS. Laureato in Economia e Commercio a Trieste, è stato docente dal 1990 al 1992 presso la cattedra di Scienza delle Finanze e Diritto Finanziario dell’Università Luiss a Roma, ed è autore di diversi interventi scientifici. Giovanni Bossi è dottore commercialista dal 1989, iscritto al Registro dei Revisori Contabili dal 1992. Lo sport lo appassiona, è un naturale maker del nuovo modo di fare Banca e ama profondamente il suo Paese. Nell'agosto 2019 fonda Cherry srl e dal 2022 è alla guida di Cherry Bank S.p.A.
Il grafico rappresenta l’evoluzione nel tempo della reputazione online del manager. L’indice reputazionale è rappresentato da uno score che va da 0 a 100
Il grafico rappresenta l’evoluzione nel tempo della reputazione online del manager.
Il grafico rappresenta l’evoluzione nel tempo della reputazione online dei manager del settore attualmente in analisi. Il valore medio è calcolato sulla base dei cinque manager score più alti del settore.
Giovanni Bossi, amministratore delegato di Cherry Bank, parla dell'acquisizione di Banca Popolare Valconca e dell'importanza di offrire soluzioni rapide e efficaci alle imprese.
7 ottobre 2024
Nasce Cherry Bank Spa, società frutto del completamento del processo di integrazione tra Banco delle Tre Venezie e Cherry106.
28 febbraio 2022
Nasce rendimax assicurazioni, l'e-commerce multibrand pensato per chiunque ricerchi protezione e voglia sottoscrivere una polizza in autonomia, senza sportelli, agenti o intermediari, lanciato da Banca IFIS in collaborazione con Yolo, partner strategico dell'istituto per il progetto.
17 luglio 2018
Via libera di Banca d'Italia a Banca Ifis per l'acquisizione di Credifarma, società che svolge attività di sostegno finanziario alle farmacie. Il perfezionamento dell'operazione è previsto nel corso dell'estate. L'operazione prevede l'acquisizione del 32,5% del capitale detenuto da Unicredit e Bnl e del 21,5% in mano a Federfarma.
23 maggio 2018